Tema sulla disoccupazione giovanile

La disoccupazione giovanile è un problema che affligge molte nazioni nel mondo, Italia inclusa. La disoccupazione giovanile rappresenta una difficoltà in termini economici, sociali ed educativi per un gran numero di ragazzi e ragazze che si affacciano al mondo del lavoro. In Italia, il tasso di disoccupazione giovanile è al 30,3 (dato ISTAT al 30.11.2019) ed oltre a presentare un tasso di disoccupazione tra i più alti in Europa, mostra dei dati preoccupanti su giovani under 24, i quali rappresentano l82,4 della disoccupazione giovanile: si tratta di un dato che riflette lincapacità delle politiche italiane ed europee di affrontare il problema. Per comprendere linsieme di cause che determinano una così elevata disoccupazione giovanile è necessario lanciare uno sguardo alle misure adottate dagli stati in questo ambito. In Italia le politiche del lavoro si sono mosse soprattutto a livello di incentivi alle imprese per la creazione di posti di lavoro. Anche lUE ha iniziato a spingere nella direzione di incoraggiare le imprese a investire nella creazione di posti di lavoro per i giovani. Daltra parte, il rapido cambiamento del mercato del lavoro e la sua globalizzazione impongono nuove sfide per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro e nuovi profili di lavoratori. Un altro fattore da considerare per comprendere la disoccupazione giovanile è la scarsa competenza tecnica e qualitativa, un gap che è difficile da colmare da parte dei giovani. Una formazione scolastica e formale più strutturata sul tema lavoro può essere di aiuto, anche se non risolve i problemi di fondo del mercato del lavoro e può rappresentare un costo troppo elevato per lo stato. Per rivoluzionare la situazione è necessario un approccio essenzialmente a due fronti: da un lato investire nella formazione di competenze che siano realmente richieste dalle imprese, dallaltro incentivare le imprese a investire nella formazione e nelloccupazione dei giovani. Infine, le posizioni sostenute da alcune forze politiche patriottiche stanno spingendo lItalia nella direzione di una più restrittiva immigrazione, una misura di politica economica che potrebbe rendere ancora più difficile laccesso dei giovani al mercato del lavoro. In conclusione, il problema della disoccupazione giovanile è complesso e richiede un approccio a più livelli da parte delle istituzioni. Sono necessarie misure economiche volte ad incentivare le imprese a investire in formazione, ma anche una formazione più allineata alle necessità del mercato del lavoro, programmi di formazione che siano progettati e distribuiti da qualificati enti di formazione.

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